Risposta ad un consigliere di maggioranza di Ardea:
Gentile consigliere quando parla di “gravi criticità” ereditate “dalle passate amministrazioni” e del dissesto finanziario dovrebbe chiedere conto ai suoi sodali di coalizione, alcuni attualmente presenti, che hanno ridotto i conti e il territorio allo sfacelo più totale.
Giova ricordare, per l’ennesima volta, che dal 1993 (anno di introduzione dell’elezione diretta del sindaco) il comune di Ardea è sempre stato governato da coalizioni di centrodestra, eccezion fatta per la breve parentesi Bartolini.
Il comune di Ardea era tecnicamente fallito da molti anni, ma grazie ai trucchi contabili messi in atto dalle amministrazioni di centrodestra, si riuscì in qualche modo a “tirare avanti”.
Le dimissioni del Sindaco Di Fiori all’inizio del 2017 furono obbligate dall’impossibilità di redigere un
bilancio, perché la nuova normativa in materia e la Corte dei Conti, non permettevano più giochi di prestigio per nascondere oltre 22 milioni di euro fuori bilancio. La nuova amministrazione Savarese salita al governo della città nel giugno di quell’anno, fu obbligata a dichiarare il dissesto finanziario, per evitare che lo scioglimento del comune avvenisse dagli organi superiori.
La dichiarazione di dissesto è stato un atto dovuto in quanto il comune di Ardea non era in grado di fornire i servizi minimi essenziali obbligatori.
Eppure nonostante questo macigno ed una pandemia mondiale come quella del Covid19, si è riusciti ad accorpare e digitalizzare gli uffici comunali, riqualificare Viale Forli con la realizzazione della pista ciclabile e relativa illuminazione, progettare e finanziare la riqualificazione della Piazza Falcone e Borsellino, l’isola ecologica di Via Pavia, il centro anziani alla Nuova Florida, il centro diurno per disabili adulti di Via Terni, l’asfaltatura di strade come la litoranea, Viale San Lorenzo, Viale Nuova California…
Questi sono fatti, sotto gli occhi di tutti, anche di chi nega l’evidenza.
Sarebbe quindi ora che l’ amministrazione Cremonini , a quasi tre anni di amministrazione, la smettesse di giustificare l’immobilismo e la sua totale inefficienza dietro al dissesto anzi, dovrebbero ringraziare chi ha risanato le casse comunali e impedito che, finora, si ricominciasse con “l’allegra gestione”.
Per non parlare poi dei progetti per il futuro (di quale futuro si parli non è dato sapere…) tutti predisposti dall’amministrazione Savarese: palazzetto dello sport, riqualificazione del litorale, acquisizione di immobili al patrimonio, graduatoria delle case popolari realizzata per la prima volta (dopo 50 anni!).
Una considerazione finale : in Consiglio Comunale il sindaco Cremonini ha dichiarato espressamente “…non riteniamo opportuno, utile…acquisire a patrimonio i consorzi…”. Questo spiega, perché a tre anni dalla sentenza del Consiglio di Stato e dall’Ordinanza Dirigenziale dell’ex Ing. Calcagni, che ordinava la demolizione della Sbarra e del gabbiotto abusivo, nulla è stato fatto ! infatti l’ordinanza stessa non ha avuto seguito, non riusciamo a capire l’affermazione del consigliere di cui sopra per cui “…è stato affidato un incarico ad un legale per affrontare la spinosa questione dei Consorzi…”.
Non troviamo altra spiegazione se non continuare ad alzare polveroni per coprire una classe amministrativa
litigiosa e inconcludente, che sarebbe ora andasse a casa.





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